I Tredici_1.Minaccia globale by G.L. Barone

I Tredici_1.Minaccia globale by G.L. Barone

autore:G.L. Barone [G.L. Barone]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2023-06-24T00:00:00+00:00


Capitolo 39

Venezia

Ore 01:10

Nessuno quella notte avrebbe dormito. Come tutti, in ogni parte del globo, il capitano D’Andrea, insieme alla moglie e alle due figlie, era incollato alla TV. Maratone televisive con servizi sui Viaggiatori Interstellari avevano monopolizzato tutti i canali. Esperti che fino al giorno prima si erano occupati di pandemie o di crisi del gas si erano trasformati in poche ore in astrofisici e astronomi.

«Come è stato possibile?»

«Cosa ci aspetta?»

«Quali sono le loro intenzioni?»

«Faccia una previsione su quando i Viaggiatori prenderanno contatto con noi.»

Le risposte erano diverse su ogni canale e le previsioni andavano dalla più fosca fine dell’umanità, fino all’ottimistica fondazione di una “federazione interstellare”.

Quando il cellulare di D’Andrea squillò, alla TV stavano intervistando un esperto allampanato che millantava amicizie tra i Viaggiatori, a suo dire sulla Terra già da molti anni.

«Pronto» sussurrò il capitano, alzandosi dal divano e dirigendosi verso la cucina.

«D’Andrea, com’è la situazione?»

«Che piacere sentirla, procuratore.»

«Come ve la passate da quelle parti? È tornata l’elettricità?»

D’Andrea lanciò un’occhiata fuori dalla finestra. Viveva in un bel palazzo alla periferia di Padova e ogni mattina si faceva quasi un’ora di treno per andare al comando di Venezia. In tutte le case si vedevano le ombre dei televisori che oscillavano davanti alle finestre.

«Va e viene. Ma adesso è un po’ che c’è» riferì. «E lei, dottore, come va a Monaco di Baviera? La TV dice che è una delle ventidue città…»

«È così» tagliò corto Fossati. «Ma proprio per una questione connessa ai Viaggiatori, ho bisogno di un favore da lei.»

D’Andrea aprì la bocca, ma le parole gli si persero in gola. Da quanto sapeva, Fossati era andato in Germania per il delitto di Bertoletti. «Mi dica dottore, se posso…»

«Nella suite in cui è morto il regista c’era un computer.»

«Sì, un MacBook Air» si ricordò D’Andrea. «Ma cosa c’entra Bertoletti con i Viaggiatori?»

Fossati non voleva parlarne al telefono, perciò fu spiccio.

«Temiamo che ci sia una connessione tra la sua morte e l’arrivo dei Viaggiatori.»

Il capitano ascoltò senza ribattere, ma se il procuratore avesse potuto vedere la sua espressione si sarebbe reso conto di quanto era scettica.

«Ho bisogno che prelevi il MacBook Air dalle prove e che lo accenda… subito.»

A quella richiesta il capitano deglutì.

«C’è qualche problema, D’Andrea?»

«A dire il vero, dottore, i servizi segreti hanno avocato l’indagine… ci hanno completamente tagliato fuori.»

«Dove si trova il computer?»

«Dove si trova non lo so, ma di certo non è più tra le nostre prove…»

Due minuti più tardi Fossati, ancora nella sala d’aspetto della base di Ramstein, chiuse la telefonata e richiamò un numero che non componeva da molti anni.

In una casa di Roma un telefono squillò.

«Baldacci» proruppe una voce.

«Sono Fossati» lo salutò Lorenzo.

«Carissimo, quanto tempo…»

Il tono del generale di corpo d’armata Cesare Baldacci, già direttore dei servizi segreti, ora in pensione, era squillante come sempre. Il procuratore non lo aveva mai trovato né competente né troppo simpatico, ma non poteva negare che conosceva tutti a tutti i livelli. Tra l’altro, era stato il generale ad aiutarlo a rientrare in servizio dopo la sua fuga romantica a Rodi.



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